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Le tolleranze generali UNI/EN/ISO: quali sono le vostre normative di riferimento?

normative tolleranze generali

Nel settore meccanico le normative sono tante! Aiutateci a conoscere quelle più utilizzate. Il vostro contributo ci servirà ad integrarle direttamente nei nostri prodotti di pallinatura disegni e di gestione piani di collaudo FAI e PPAP.
Per questo motivo abbiamo preparto un semplice sondaggio in cui vi chiediamo: quali sono le vostre normative di riferimento nell’applicazione delle tolleranze generali?

Ma vediamo di rispolverare brevemente qualche nozione fondamentale di progettazione meccanica e disegno tecnico relativa all’applicazione delle tolleranze generali e le rispettive normative di riferimento.

Le tolleranze generali

Le conoscenze tecniche di base ci dicono che la forma e le dimensioni di un oggetto a disegno rappresentano delle condizioni ideali che non possono essere raggiunte con precisione assoluta. I processi di produzione, perciò, sono sempre affetti da errori che fanno sì che la geometria e le dimensioni dei pezzi realizzati si discostino da quelle indicate a disegno.
L’utilizzo delle tolleranze indica i livelli massimi di variabilità consentiti ed è finalizzato a garantire il corretto accoppiamento dei componenti.

Per le quote che non riportano tolleranza esplicita a disegno si applicano tabelle di tolleranza predefinite che fanno riferimento a specifiche normative.
Le tolleranze generali, prescrivendo tolleranze generali dimensionali e geometriche, permettono di semplificare le indicazioni e quindi la lettura dei disegni, facilitando nello stesso tempo la scelta delle tolleranze.

Ma cosa significa il temine norma e quali sono i principali enti di riferimento?

Norme UNI/EN/ISO: significato

Spingendoci oltre queste nozioni, per gli addetti ai lavori dell’Ufficio Qualità/Tecnico è fondamentale conoscere e saper applicare specifiche normative che stabiliscono le tolleranze generali, ove non siano esplicitate a disegno.

Per  circoscrivere il significato di “normativa” o meglio di “norma” possiamo fare riferimento alla definizione riportata nella Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: “Norma” è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per l’applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria […]

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Norme UNI/EN/ISO: differenze

  • UNI è la sigla dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione.
    Si tratta di un’associazione di carattere privato che elabora norme tecniche per tutti i settori industriali, commerciali e del terziario, e che rappresenta il nostro paese a livello di normazione europea (CEN) e a livello mondiale (ISO).
    Quando si incontra l’acronimo UNI, ci si trova davanti a una norma nazionale italiana.
    Nel caso si tratti dell’unica sigla, allora la norma è stata elaborata dalle sole Commissioni UNI o dagli Enti Federati.
  • La sigla EN, si applica alle norme elaborate dal CEN (Comité Européen de Normalisation).
    Le norme CEN sono obbligatorie per i paesi membri: il loro obiettivo è quello di uniformare la normativa a livello europeo.
    I paesi membri non possono quindi utilizzare normative non in linea con le direttive CEN.
    Quando la norma viene adottata in Italia, prende il nome di normativa UNI EN.
  • Con la sigla ISO si identificano le regole elaborate dall’ISO (International Organization
    for Standardization).
    Si tratta di norme di riferimento con valenza mondiale che i diversi paesi possono decidere se adottare o meno.
    In Italia, l’applicazione di una di queste normative, la renderà riconoscibile come norma UNI ISO, o UNI EN ISO , nel caso che questa venga adottata anche in Europa.

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